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I Tratto: Assisi - Pieve San Nicolò

Sent_Fra_1.jpgSi parte dalla Porta S. Giacomo sul lato nord - est di Assisi scendendo verso il torrente Tescio dalla via del ponte dei Galli.
Dopo qualche minuto in fondo alla discesa troviamo sulla sinistra la chiesa di Santa Croce e il ponte. Subito dopo si gira a sinistra percorrendo la strada asfaltata che costeggia il torrente. Si giunge così alla statua di padre Pio (ore 0,20) ove si piega a destra salendo per una strada asfaltata che ben presto diventa sterrata. Dopo un falso piano, da cui si può ammirare uno splendido panorama su Assisi con la Rocca e la Basilica, s’incontra un bivio (ore 0,35). Si prosegue a sinistra in salita tra viali di cipressi e oliveti per giungere in cima di fronte al cancello di una fattoria (Torre Zampa). Qui la strada spiana e costeggiando la recinzione della casa si giunge ad una radura attrezzata (ore 0,50). Ora la strada scende decisamente in un bosco di pini e cipressi e dopo una discesa più ripida in un bosco di querce si ritrova la strada precedentemente lasciata prima della salita (ore 1,00). Si prosegue a sinistra e subito dopo sulla destra attraversando un torrente su di una passerella si trovano ancora delle panchine per una sosta. La strada ora risale sulla sinistra allontanandosi gradualmente dal torrente. Dopo la salita ed una ampia curva sulla destra si lascia la strada principale per scendere di nuovo verso il torrente (ore 1,20) che si attraversa in corrispondenza di un boschetto ricco di rigagnoli e stagni ove sono collocati panchine e tavoli. Ora la strada risale decisamente per una costa dalle pareti brulle e rocciose fino a giungere al crinale della collina su di una strada asfaltata che collega Assisi a Pieve San Nicolò e denominata strada francescana (ore 1,40). Si sale ancora a destra per questa strada che alfine spiana per giungere al cimitero di Pieve San Nicolò ove sono presenti panchine e tavoli (ore 2,00).

 

 

II Tratto: Pieve San Nicolò - Valfabbrica

Sent_Fra_2.jpgIl percorso prosegue sulla sinistra su di una strada sterrata, mentre la strada asfaltata conduce dopo 500 m alla chiesa di Pieve San Nicolò. Lasciato sulla destra il cimitero e successivamente una bella casa in pietra, si scende su di una sella ove è possibile ammirare sulla destra, verso nord, l’abitato di Valfabbrica e sullo sfondo il monte Catria e il monte Cucco, mentre a sinistra si dà un ultimo sguardo ad Assisi. Dopo pochi centinaia di metri, in fondo alla discesa, si gira a destra per una stradina e superata una casa, si gira di nuovo a destra per attraversare un boschetto che subito termina ai bordi di un campo. Si inizia una nuova discesa lungo il bordo superiore del campo (recintato) e al termine dello stesso si riprende a scendere all’interno del bosco fino ad affiancare un fosso che in mappa è indicato come fosso di Capannaccio ma è conosciuto come fosso delle lupe. Al termine della discesa si cammina tra il fosso ed una recinzione sfociando poi su di una carrareccia che infine attraversa il fosso per poi giungere alla strada asfaltata Valfabbrica - Pieve S. Nicolò (ore 3,00). Si va a sinistra per Valfabbrica arrivando subito alla frazione del Pioppo dopo aver attraversato un ponte e da lì si prosegue in linea retta fino a Valfabbrica che si attraversa fino alla piazza centrale (piazza Mazzini) con al centro una fontana circolare e a lato una vecchia torre merlata (ore 3,25).

 

III Tratto: Valfabbrica - Pieve di Coccorano

Sent_Fra_3.jpgContinuando sempre nella stessa direzione si scende verso il campo di calcio comunale e il fiume Chiascio che si attraversa su di un ponte raggiungendo così la destra idrografica del fiume.
Proseguendo, dopo qualche centinaio di metri si gira a destra risalendo la valle del fiume. Dopo una curva si lascia la strada asfaltata per girare a destra su di una strada sterrata, si attraversa un piccolo fosso continuando così a risalire la valle sul lato destro del fiume.
Quasi al termine della strada sterrata  si incontra la chiesa dedicata a S. Benedetto e al Beato Paolino da Coccorano nella zona della Barcaccia (ore 4.05).
Dopo qualche centinaia di metri la strada sterrata termina e si risale a sinistra percorrendo la nuova strada francescana verso la diga. Prima di arrivare allo sbarramento si gira a sinistra per una vecchia strada che sale nel bosco che presto si dirada.
Risalendo il pendio è possibile scorgere lo sbarramento artificiale sul Chiascio e di fronte la vecchia torre di Coccoranaccio. Continuando a salire, la strada sbocca su di una carrabile sempre sterrata ma in buone condizioni (ore 4,45).
Si gira a destra e percorrendo un tratto in salita la strada arriva in cima alla collina da dove è possibile estendere lo sguardo, a sinistra verso Valfabbrica e a destra verso la valle del Chiascio con in primo piano in basso il castello di Coccoranaccio e sullo sfondo quello di Biscina, più in lontananza la catena dell’Appennino con il monte Catria e il monte Acuto. Si giunge quindi alla chiesetta di Coccorano da dove è visibile, verso nord-est il castello di Giomici (ore 5,00).

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IV Tratto: Pieve di Coccorano - Chiesa di Caprignone

Sent_Fra_5.jpgOra la strada scende incontrando numerosi incroci che si susseguono a distanza di circa cento metri l’uno dall’altro. Al primo si prosegue diritti, al secondo si gira a sinistra seguendo la strada principale (quella dritta conduce al cimitero), all’altro incrocio si gira a destra risalendo sulla strada asfaltata. Dopo circa duecento metri, in corrispondenza della recinzione di una casa, si gira a destra per una strada sterrata che continua a salire e da dove è possibile scorgere il cimitero e la chiesa di Coccorano ed un agriturismo con laghetto. Dopo un’ampia curva sulla destra e oltrepassata una casa diroccata, a circa duecento metri dalla stessa si gira a sinistra per un sentiero che si inoltra nel bosco e scende  dolcemente (ore 5,20). Sempre all’interno del bosco si attraversa un piccolo fosso e si prosegue sull’altro lato ed infine si risale a sinistra per uscire dal bosco sulla strada e scendere alla chiesetta di Sambuco (ore 5,40). Si prosegue in discesa lungo la strada asfaltata aggirando la chiesetta fino ad arrivare sulla nuova "strada francescana" in corrispondenza di un grosso ponte e qui si continua a sinistra. Attraversato un altro ponte si prosegue per altri 700 metri circa per poi deviare a sinistra e salire lungo un’altra strada asfaltata. Oltrepassata una casa diroccata, si gira a destra per un sentiero che si inoltra in un boschetto (ore 6,30). Dopo aver attraversato due fossi, sempre all’interno del bosco, il sentiero sale ripidamente per poi sfociare su di una carrareccia (ore 7,00). Si continua sulla strada e dopo una grossa casa diroccata (casa Misciavola) si continua trascurando al bivio successivo la strada che sale a sinistra.  Si continua per la strada principale sterrata evitando deviazioni su strade  secondarie per arrivare al castello di Biscina (ore 8,00). Si prosegue per la strada alberata oltrepassando un agriturismo fino ad incontrare di nuovo la "strada francescana" che si risale per qualche centinaio di metri fino alle prime case ove si gira a destra per una strada in discesa fino ad una casa colonica. Continuando in forte discesa si attraversa un oliveto e si entra nel bosco per poi attraversare un torrente e risalire poi sulla destra per giungere alla chiesa di Caprignone (ore 8,50).

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V Tratto: Chiesa di Caprignone - Eremo di S. Pietro in Vigneto

Si percorre ora una strada sterrata in direzione nord e dopo dieci minuti si lascia la strada per  scendere a destra lungo il bordo di un campo. Il sentiero piega poi a sinistra lungo una recinzione ai bordi di un bosco per poi raggiungere un guado su di un torrente. Attraversatolo si continua in leggera salita fino ad una strada sterrata che sale a sinistra fino all’eremo di S. Pietro in Vigneto (ore 10,00).

 

VI Tratto: Eremo di S. Pietro in Vigneto - Chiesa della Vittorina

Sent_Fra_7.jpgOra il percorso segue la strada sterrata ed in corrispondenza di una sella sorge la chiesetta della  Madonna delle Ripe (ore 10,30). - Da qui è possibile lasciare la strada per una bretella (vedi descrizione a piè pagina) che porta all’Abbazia di Vallingegno e che permette poi di ritornare sul percorso principale più avanti. - La strada ora sale ripida e poco dopo s’incontra la deviazione per la chiesa di Val di Chiascio (ore 11,15).  Continuando con tratti in falsopiano, si giunge in cima alla collina ove si apre il panorama sulla catena dell’Appennino mentre a sinistra, sul versante opposto, si nota il castello di Vallingegno e più in alto l’Abbazia. Poco dopo sulla sinistra ritroviamo il sentiero che giunge da Vallingegno (ore 11,45) e proseguendo, superato un agriturismo si giunge ad una strada asfaltata (ore 12,00). Si gira quindi a sinistra per arrivare, prima della strada statale, ad una deviazione sulla destra che scende verso la vallata di Gubbio che si apre alla vista del visitatore (ore 12,10).  In fondo alla discesa si risale a sinistra verso la strada statale (ore 13,15). Senza salire sulla strada il sentiero prosegue a lato della stessa lungo una staccionata fino al torrente che si attraversa su dei ciottoli predisposti e quindi si prosegue subito dopo a sinistra sotto il ponte della nuova strada per riprendere, dopo pochi centinaia di metri, sulla destra, la vecchia strada verso Gubbio. Si prosegue attraversando una fattoria per poi ritornare sulla strada statale che si costeggia sulla sinistra. Si giunge quindi all’abitato di Ponte D’Assi, qui si attraversa un torrente su di un ponte e subito dopo si prosegue diritti  lasciando la statale e, costeggiando un piccolo fosso che passa tra alcune case, si arriva dopo circa 5 km alla periferia di Gubbio. La strada, da asfaltata diventa sterrata fino alla ex chiesa dell’ospedale di S. Lazzaro e quindi di nuovo asfaltata, fino ad arrivare alla chiesa della Vittorina (incontro con il lupo) che si raggiunge attraversando un parco subito dopo un incrocio (ore 15,00).Sent_Fra_8.jpg

 

 

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Ultimo Aggiornamento 29 03 2019